L’automation marketing, l’arte di saper mirare

L’automation marketing, l’arte di saper mirare

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Project Leader

Le aziende conoscono dati, informazioni di coloro con i quali interagiscono? 

le aziende sanno con chi comunicare e cosa comunicare?

Conoscere il proprio interlocutore è la carta vincente per ottimizzare il proprio business.

Qui entra in gioco l’Automation Marketing, un software che permette di automatizzare le attività di marketing on line di un’azienda con il fine di acquisire o fidelizzare clienti attraverso un’eterogenea ripetitività di azioni.

L’automation marketing permette l’utilizzo di newsletter, landing page, blog, social, profili web, banner, notifiche push o moduli di registrazione per trasformare gli utenti in clienti, attraverso un unico strumento

Ci sono tanti software in commercio che permettono di ottimizzare le attività commerciali: I migliori permettono di gestire campagne di lead nurturing, cioè l’esecuzione automatizzata di campagne pubblicitarie: spedizione di una sequenza di messaggi distinti per diversi segmenti di utenti. Il concetto fondamentale è che i clienti non sono tutti uguali e quindi i contenuti devono essere personalizzati in base ai feedback che vengono dagli utenti. Il comportamento dei contatti, le tracce che lasciano sul sito web, le pagine che visitano e il tempo di permanenza su ciascuna di esse permettono al software di realizzare un report completo, grazie al quale si possono profilare i clienti, capirne i bisogni e offrire loro risposte e contenuti personalizzati, capaci di attirare l’attenzione. L’automation marketing è l’arte di saper mirare.

Al raggiungimento di un certo punteggio il software passa al CRM (Customer Relationship Management) o a una persona dell’azienda la profilazione realizzata, l’utente a questo punto è diventato un prospect, pronto per essere contattato e concretizzare così la vendita.

È utile fare una precisazione per comprendere l’automation marketing. Ci sono quattro stadi: l’utente, il lead, il prospect e infine il cliente. 

L’utente è un semplice visitatore di un sito web. Non si conosce nulla di lui. Il suo passaggio sul sito potrebbe anche essere casuale. Attraverso le metodologie precedentemente indicate si cerca di interagire con lui, mostrandogli qualcosa che potrebbe piacergli, in cambio si chiedono alcune informazioni, se l’utente accetta lo “scambio” si trasforma in lead. 

Il lead non è altro che un utente potenzialmente interessato a un prodotto o servizio, ma non ancora pronto all’acquisto. È solo il punto di partenza. La conversione degli utenti in lead è direttamente proporzionale all’efficacia della comunicazione nel sito web che deve essere in grado di attirare l’attenzione. Ottenute informazioni dal lead si può iniziare a inviargli informazioni, newsletter, eventi, proporre tutto ciò che potrebbe piacergli. I feedback che arrivano dal lead permettono al software di mapparlo e modificare i contenuti per ottenere il suo consenso e ricevere informazioni più specifiche, tutto ciò permette di conoscerlo meglio. Se ciò avviene il lead viene chiamato prospect. 

Un prospect è un utente effettivamente interessato all’acquisto, un utente qualificato che ha già risposto a un’azione di marketing e ha fornito il suo consenso a ricevere informazioni su un prodotto o un servizio. 

Infine, il cliente è colui che ha già acquistato un prodotto o un servizio. Le sue informazioni sono dunque nel database aziendale e, se ha concesso il consenso all'uso dei dati personali, può essere ricontattato per nuovi acquisti e un costante processo di fidelizzazione o cross selling. Il tasso di conversione dei prospect in clienti misura l'efficacia del piano marketing dell'azienda.

ASborsoni ha adottato l’automation marketing e lo propone ai propri clienti per offrire un servizio migliore e personalizzato. Com’è detto all’inizio la forza di questo strumento è la possibilità di sfruttare la quantità di dati che quotidianamente vengono prodotti all’interno dell’azienda e migliorare così le proprie capacità di feedback e il rapporto con i clienti o lead. Il motivo che ha spinto ASborsoni a misurarsi in questo servizio è l’intenzione di offrire un’esperienza a tutto tondo ai proprio clienti, i quali oltre a beneficiare dei servizi di comunicazione potranno misurarne anche i risultati.