Quindi gli influencer sono personaggi, celebri o meno al grande pubblico, in grado di influenzare gli utenti per fare scelte su cose, luoghi…
Sembra passata un'eternità da quando Chiara Ferragni ha fondato The Blond Salad, eppure inconsapevolmente ha contribuito a creare una nuovo modo di fare marketing: l'Influencer Marketing.
Questa attività è un nuovo modo di fare Digital PR per qualsiasi tipo di prodotto e/o servizio.
Come tutto il nostro mondo del marketing l'attività va studiata attentamente: la prima fase è quindi un'analisi accurata, mettendo al primo punto l'obiettivo di una campagna di influencer marketing.
Cosa voglio raggiungere, chi voglio raggiungere, come farlo? Sicuramente la maggior parte di campagne di Influencer marketing avviene attraverso i social, regni di potere degli influencer, che daranno sicuramente ad ogni brand la possibilità di una crescita di brand awareness.
Scegliere quindi quali possano essere i migliori influencer. Come? Valutando prima di tutto la comunicazione di ogni brand e il settore di riferimento. Una ricerca di quali influcencer sono più adatti al percorso del brand. L'influencer dev'essere allineato alla brand identity: a livello visual, di linguaggio e soprattutto di target. Quindi una scelta a livello quantitativo ma anche qualitativo. I numeri dell'influencer sono importantissimi e sono tutti da considerare: è superficiale considerare solo il numero di followers, perchè questi potrebbero essere in maggioranza lontani dal target a cui il brand vuole rivolgersi. Vanno quindi considerati anche i dati insights di ogni canale social: engagement, luoghi popolari, post più popolari, età e genere dei seguaci… solo così possiamo inizialmente capire se l'influencer in questione è allineato alle necessità. In aggiunta a tutto questo va capito se poi i contenuti social sono allineati a livello comunicativo al brand: non è consigliato pensare di utilizzare influencer con immagini forti se il nostro brand è elegantissimo nella scelta comunicativa.
Canale sì e canale no: valutato un influencer e i suoi canali nella sua totalità, va scelto se la nostra campagna dev'essere applicata ad ogni profilo social. Può essere che ci siano considerevoli differenze tra un canale e l'altro; ha senso piuttosto spostare la nostra strategia, anche aumentandone il volume, su un solo profilo social e non sulla totalità della proposta dell'influencer.
Strategicamente siamo pronti: scelti gli influencer, scelti i canali dei nostri influencer. Ora va scelto come sviluppare la campagna di Influencer Marketing, qui le possibilità sono infinite: da inserimento di prodotti all'interno di social, eventi costruiti ad-hoc, presenza ad inaugurazioni, lancio di prodotti… Senza dimenticare però che l'influencer deve avere una piena consapevolezza del nostro brand; ecco perchè è compito di un buon Digital PR elaborare un vademecum comunicativo, la condivisione del brand book aziendale. In modo che i valori del nostro brand vengano trasferiti al nostro influencer in modo che possa "appropriarsene" in modo corretto prima di condividere i contenuti ai suoi followers.
Appreso il tutto, l'attività può partire. Con la speranza che attraverso l'influencer tutti i nostri obiettivi vengano raggiunti, l'ultimo importante compito di una strategia di Influencer Marketing è la gestione della pratica contrattuale. Come Digital PR occorre, secondo il Codice di Consumo, che esista un vero e proprio contratto di sponsorizzazione tra le parti, - dove sono indicati tutte le richieste del brand -, e che gli utenti siano informati della sponsorizzazione attraverso hashtag o parole chiare (#ad, #adv, #sponsorizzata)…
Chiude l'attività di Influencer Marketing l'analisi dei risultati: abbiamo raggiunto l'obiettivo prefissato? un monitoraggio continuo di una campagna permetterà al brand di capire quanto è stata efficace l'attività per valutare anche in futuro come perfezionarla al meglio.
Che dire? In un mondo sempre in movimento, scegliere è essenziale.