Non serve essere dei cosiddetti "nerd" per sapere cosa sia un Raspberry PI ma qualcuno ancora non ha scoperto questo fantastico gioiellino, beh se non sai di cosa sto parlando devi assolutamente continuare a leggere.
Raspberry PI viene presentato nel lontano 2011 (il 2011 non è così lontano, direte voi che leggete, ma in realtà nel settore tecnologico è tanto tanto tempo) e commercializzato l'anno dopo, promosso dalla Raspberry Pi Foundation, una organizzazione di beneficenza britannica creata nel maggio 2009 che nasce con lo scopo di diffondere e promuovere lo studio dell'informatica, soprattutto a livello scolastico, e di riportare uno spirito di divertimento nell'apprendimento del computer.
Promuovere lo studio dell'informatica?! Beh Raspberry ha fatto molto più di questo. Oggi questo fantastico "computerino", dalle dimensioni di una carta di credito, ha venduto milioni di pezzi in tutto il globo e ha aperto un mondo che prima non esisteva, un mondo fantastico fatto di idee innovazione e tanto tanto divertimento.
Ordinai la prima versione non appena ne trovai uno e non fu facile! Feci un ordine insieme ad altre persone da un sito americano pagandolo più di quanto costasse, ma d'altronde andarono a ruba sin da subito e accaparrarsene uno era un'impresa. Ci mise un mese ma arrivò, aprii la confezione e collegai la scheda SD che doveva ospitare il sistema operativo nel mio computer, andai sul sito ufficiale per capire quale sistema operativo scaricare e installare e qui ci fu la sorpresa:
“Aspetta!”, mi dissi, “Questa piccola scheda elettronica può diventare: un centro multimediale!? Una console per il retro-gaming!? Un server per sviluppo di applicazioni!? Un NAS!? Il centro nevralgico della mia nuova casa domotica!? Un robot!? Una stazione meteorologica!? Un sintetizzatore musicale… E può fare buona parte di queste cose da una solo scheda SD!?”.
Dopo due giorni avevo un dispositivo che usavo come secondo computer e NAS, come centro multimediale e come console retro, era sufficiente riavviarlo e scegliere cosa volevo che facesse.
Ne rimasi entusiasta, al tempo non era molto conosciuto e parlavo alle persone di questo “Raspberry” anche per 20 minuti di fila e le persone (quantomeno quelle non del settore) riuscivano a dirmi solo una cosa: “hanno costruito un computer grosso quanto un bancomat!?” e la risposta era sempre “Si! Lo hanno fatto davvero”. Poi nel 2017 Raspberry presentò il “Raspberry pi zero” e la gente mi chiedeva “hanno davvero costruito un computer grosso quanto una chiavetta usb?” e la risposta era sempre “Si! Lo hanno fatto davvero”.
Da allora li colleziono come si fa con i francobolli, ci costruisco cabinati arcade da sala giochi, li uso come server WEB e MYSQL per lo sviluppo di siti in azienda, ci ho costruito un sistema di controllo accessi (con l’ausilio di qualche relè e qualche Arduino), comando un sistema di illuminazione LED e ho anche un sistema multimediale basato su OPENELEC (figliastro del buon vecchio XBMC).
Oggi, giugno 2019, sono in trepidante attesa: a luglio verrà messa in commercio la 4 versione, sempre allo stesso prezzo ma con prestazioni da computer entry level. Erano partiti con 1 core e siamo passati a 4, la prima versione di PI aveva 256 Mb di ram la quarta versione ne avrà fino a 4000…
Quali mirabolanti cose con Raspberry pi 5?
to be continued…