Fare un nuovo passo, dire una nuova parola, è ciò che la gente teme di più.
(Fëdor Dostoevskij)
ASB\COMUNICAZIONE è organizzazione, è processo, è strategia. Per lavorare con efficienza ed essere sempre attivi facciamo leva su questi fattori. D’altronde, per quanto sembri “crazy” e spensierato il mondo della comunicazione, esso come ogni altro business ha bisogno di una struttura fondante precisa e funzionante. Un meccanismo che non si inceppa: una performance ottimizzata.
Marzo 2020 segna una grande svolta per le nostre attività. L’emergenza sanitaria Covid-19, un evento senza precedenti di valenza mondiale, ha avuto un impatto sulle nostre vite e sul nostro lavoro. Sui modi in cui pensiamo, agiamo e reagiamo. Non poteva essere altrimenti per il mio personale campo d’azione, i social media: mentre aumentano le ore che le persone passano davanti ai loro pc e smartphone (il traffico online è cresciuto del 90% nelle ultime settimane, fonte: Agi). I social media manager si trovano davanti a un fenomeno sconosciuto, pieno di insidie ma anche di opportunità.
Il nostro team social prevede attività di content creation e scheduling in netto anticipo, ragionando perlopiù su base mensile e concentrando spesso più attenzione sul servizio e sul prodotto di un determinato cliente. Da qualche settimana la nostra routine è diventata una costante real time. A causa del Covid-19, tuttavia, il contenuto strategico è in stand-by ormai da qualche settimana. Per la prima volta, ci troviamo a testimoniare e analizzare, in modalità live, un momento storico e culturale del tutto nuovo che in queste poche settimane si è mostrato vivo e mutevole. Come ogni altro fenomeno socialmente connotato, anche le vicissitudini del Coronavirus sulle piattaforme digitali stanno vivendo varie fasi di sviluppo.
Che succede allora? Come comunica un’azienda sui social ai tempi del coronavirus?
Ritorno alle origini, etica, positive vibes e forte orientamento human. Spiego cosa voglio dire.
Per affrontare il fenomeno ci si è allontanati dal prodotto o servizio reali, abbandonando quindi l’impostazione comunicativa più abituale. I brand si sono spogliati dei loro abiti casual, reinventandosi con outfit inediti, disegnati e cuciti in poche ore. Si risfoderano valori fondamentali, mission e vision, perché più emozionali e human-oriented rispetto a ciò che generalmente è in vendita. L’essenza di brand così riscopre - o si riscopre - perseguendo messaggi di serenità e sicurezza ad hoc per gli utenti. Il periodo di gestazione del fenomeno ha visto numerose aziende impegnarsi ad essere presenti e produttive con slogan “X non si ferma”, ma solo fino ai primi decreti che hanno incoraggiato smart working o addirittura chiusura totale.
Prendono allora slancio le dovute comunicazioni sulle chiusure oppure sulle misure di sicurezza intraprese; ci si arriva così a post e contenuti dal mood positivo. Le aziende colgono l’occasione per stare vicino al loro target, acquisendo un tono di voce ottimistico.
Un altro modo per avvicinarsi alla propria community di follower è tornare a ciò che è utile, dimostrando una vicinanza di brand funzionale. Le aziende possono porre focus su ciò che di più può essere sfruttato (e, per esempio, reperito) in questo difficile momento, sopperendo a un lasso di tempo meno proficuo dal punto di vista della produttività.
Dietro i messaggi corporate, vi sono altri background che dimostrano quanto il fenomeno che stiamo vivendo sia davvero multisfaccettato. Se all’inizio il mondo dei social ha puntato molto sulla produttività durante il lock down della quarantena, spingendo le persone ad occupare il proprio tempo con varie attività (workout, cucina, imparare qualcosa di nuovo…), c’è poi stato un cambio di rotta. Delicatezza e gentilezza, quindi, nei confronti di chi non sta vivendo serenamente questo momento e non riesce a essere produttivo, oppure chi semplicemente vuole prendersi del tempo per sé. I contenuti social hanno seguito questa evoluzione con contenuti ad hoc e micro-strategie che mixano consapevolmente ed eticamente messaggi differenti in accordo con le desiderata del cliente.
Mettendo in evidenza valori positivi e human-oriented si rafforza la propria community. Un investimento davvero a lungo termine.