E parlo del mio commento, non dell’evento in sé.
Ci siamo lamentati per anni che Kim Kardashian fosse sempre nuda con i capelli fake wet e ora eccola qui, vestita da Nazgul del "Signore degli anelli" by Balenciaga. Ah no, scusate questo non è il 2021 e si, quest’anno è tornato a cadere il primo lunedì di maggio il nostro evento preferito dell’anno. Perchè questo è il 2022 e il tempo vola quando ti diverti.
Parliamo prima di tutto del tema, senza quello parte del nostro inderogabile giudizio mancherebbe di una parte, quindi analizziamo bene i compiti a casa.
Titolo_In America: An Anthology of Fashion
Definizione_Una declinazione ispirata alla Gilded Age, l’età dell’oro americana, un termine usato per definire quel periodo che va dal 1870 al 1900, anche se tecnicamente si protrae fino ai primi anni del ‘900 per finire definitivamente con la crisi del ‘29. Per meglio orientarci: a Parigi siamo nella Belle Époque e in Inghilterra c’è la regina Vittoria.
Sono gli anni delle piume, dell’opulenza, delle grandi scoperte tecnologiche.
Gilded letteralmente si traduce in “dorato” e qui arriviamo alla simbologia di questo titolo evocativo. Il Gilded Glamour, il glamour dorato, un invito a rinascere e ad accogliere il cambiamento – culturale, sociale, politico. Ed ecco che il Met (perchè non lo si può proprio dire del mondo al giorno d’oggi) è subito fenice che risorge dalle ceneri.
Come si traduce nella moda questo periodo? Satin, tulle e velluti, pizzi, ricami. Gli abiti della Gilded Age erano eccessivamente adornati di frange, fiocchi e gioielli e rouches. Cappello e corsetto sono must have ed è proprio nel 1880 che a Tuxedo Park viene per la prima volta indossato uno smoking.
Le basi: a me piace chi rispetta il tema. Devo capire i riferimenti, percepire l’intento, cogliere il pensiero. Raga anche se non è immediato va bene, basta che ci sia. Non ci piace il fuori tema, non lo accettiamo. Una cosa devi fare, leggere il compito e rispettare la consegna. Non si accettano varianti, non vanno bene le libere interpretazioni.
Non è difficile.
Eccoci quindi pronti per passare in rassegna l’antologia della moda statunitense. Un tempo di «prosperità senza precedenti, cambiamenti culturali, industrializzazione, quando sia i grattacieli che le fortune sembravano sorgere durante la notte». C’è da dire che non è che sia proprio convinta di volere un’illustrazione antologica della moda da parte di CardiB (total gold vestita by Versace) ma questo è quello che passa al convento e noi siamo qui apposta a fare tesoro di queste visioni.
Riassunto? Versace, Versace, Versace, Versace.
Lunga è la schiera di ospiti vestiti da Donatella. Era in Versace Blake Lively, madrina della serata, in veste di Statua della Libertà che si ossida mentre sale le scale. Erano in Versace i Ferragnez. L’incomprensibile look di @emrata era un Versace 1992 (non ho capito l’interpretazione del tema, se qualcuno vuole aiutarmi, grazie). Gigi Hadid in un Versace (che era molto CardiB 2019) che parrebbe una libera e contemporanea interpretazione dei mantelli di fine ‘800 completo di tipico corsetto dell’epoca.
Il 2 maggio è il compleanno di Donatella Versace.
Questa volta sederò con dispiacere la “Marina passione liste” (ma se vi manca tanto potete sempre recuperare il mio personale punto di vista dettagliato del Met Gala 2019) ed eccoci qui con la con Kim che da Nazgul a Marilyn è un attimo. Un abito citazione che ripercorre la storia della moda americana più del periodo gilded. In ogni caso volevo dire -perchè sono queste le notizie che alla fine ci interessano- che è riuscita a entrare nell’abito originale che Marilyn ha sfoggiato per il comple di Kennedy ma solo per la salita delle scale all’arrivo, poi ha indossato una replica per riuscire a sedersi (che magra).
Per tutte le curiosità legate a questo tema, qui.