La definizione di se stessi
Esplode tutto nel 2018, alla nascita del primo erede Ferragnez.
Leone Lucia Ferragni, a soli 3 anni vanta 63 profili fake su IG e 47,6 mila post con un suo hashtag dedicato #leoneluciaferragni.
Chiara e Fedez decidono di dare entrambi il proprio cognome. Una scelta importante, fatta ovviamente anche da altre coppie ma la loro decisione ha avuto maggior risonanza mediatica.
La nostra storia
Il nostro è sempre stato un paese a sistema patriarcale, dove la figura dell’uomo “capo” di famiglia esercita la propria autorità sulla donna e i figli. Qualcosa è dunque cambiato, ma andiamo per ordine:
2006: la sentenza della Corte Costituzionale parlava di un «retaggio di una concezione patriarcale della famiglia», che rappresenta «una tramontata potestà maritale, non più coerente con i principi dell’ordinamento e con il valore costituzionale dell’uguaglianza tra uomo e donna».
2014: una sentenza europea aveva definito discriminatorio il sistema italiano perché «fa prevalere il cognome paterno e nega rilievo ad una diversa volontà concordemente espressa dai genitori, costituisce una violazione del diritto al rispetto della vita privata e familiare, determinando altresì una discriminazione ingiustificata tra i genitori».
2016: la storica sentenza della Corte Costituzionale (n. 286/2016), stabilisce l’incostituzionalità dell’obbligatoria apposizione del solo cognome paterno al figlio. Nella fattispecie i coinvolti erano una coppia italo-brasiliana residenti a Genova.
Dove siamo oggi
Da quel momento è stato possibile per le coppie scegliere, anche se con forti limitazioni.
O meglio, la regola prevede l’assegnazione del cognome paterno ai figli, in mancanza di un accordo alternativo tra genitori. E quando c’è accordo, il cognome materno è sempre e comunque associato a quello paterno. Diventando di fatto un’aggiunta. Questo alimenta ancora enormi disparità tra i genitori. Il dibattito è ancora in corso, la consulta però apre alla possibilità di dare al neonato il solo cognome della madre, rivoluzionando il diritto di famiglia e garantendo parità tra uomini e donne all’interno del nucleo familiare.
Guardiamoci intorno
Ma i nostri vicini di casa?
La Germania consente un solo cognome, che può essere anche quello della madre.
Regno Unito. Libertà assoluta per i genitori, possono anche decidere un cognome nuovo per i propri figli, non attingendo a quelli di famiglia.
In Francia è possibile dare entrambi i cognomi o solo uno dei due. Ma una volta presa la decisione, varrà per tutti i figli della coppia.
Spagna, si può dare il doppio cognome ai figli e i genitori possono accordarsi anche sull’ordine dei cognomi.
In Svezia il doppio cognome è consentito, ma in caso di disaccordo a prevalere è quello della madre.
Vi spiego perchè
Io sono pro doppio cognome, e vi darò anche le mie motivazioni:
- affettiva: sono figlia di mio padre quanto di mia madre.
- educativa: impartire la parità dei sessi in famiglia, e questo è un esempio lampante.
- ereditario: si portano avanti entrambi i cognomi, per cui la propria storia familiare al completo.
Per i nuovi nati la strada sembra più facile, per coloro che decidono di fare questa scelta da adulti l’iter è più complesso. Il primo passo è andare in Prefettura con documentazione che attesta le reali motivazioni di cambio cognome. Il prefetto è l’unica autorità che possa prendere decisioni in materia di cambiamento nome e/o cognome. Una volta validata la richiesta, il “gioco” è fatto.
Siamo ancora molto lontani dalla totale parità di genere, nonostante sia il 2021 e nonostante molta strada sia stata fatta. Si, viviamo ancora in un sistema patriarcale ma questa “lotta” ha un respiro più ampio. Ci sono uomini e donne che hanno il desiderio di riconciliarsi con la propria famiglia o semplicemente hanno la volontà di esprimere il proprio legame con entrambi i genitori. L'utilizzo di un doppio cognome dovrebbe essere sempre una scelta individuale, per la definizione di se stessi.