Alzi la mano chi non ha mai sentito parlare di tema scuro, o dark mode, o modalità notte.
Oggigiorno è un termine piuttosto comune, nel vasto mondo digitale che permea ormai completamente le nostre vite reali.
Siamo abituati a vederlo in un contesto specifico, quello delle app per telefono, dei software per computer e dei sistemi operativi anche, sia desktop che mobile: gli sviluppatori infatti si prodigano, in questi casi, a realizzare due tipi di interfacce:
- interfaccia a fondo chiaro e testi scuri, quindi tema chiaro, light mode o modalità giorno
- interfaccia a fondo scuro e testi chiari, quindi tema scuro, night mode o modalità notte
che tu, utente finale, puoi scegliere di utilizzare a tuo piacimento.
Quali sono i vantaggi di un tema scuro?
Il web è pieno di articoli, più o meno tecnici, più o meno markettari, più o meno oftalmologici che rispondono a questa domanda e probabilmente li saprete già.
Infatti in questo post non parleremo strettamente solo di questo. Sorpresa!
Ad ogni modo, nonostante questa domanda non sia direttamente legata al tema di questo post, citiamoli in forma sintetica per dovere di cronaca:
- il tema scuro consente nella maggior parte dei dispositivi un risparmio energetico importante. Se poi si tratta di un dispositivo a batteria la cosa si fa più invitante ancora, dato che ne aumenta la durata
- il tema scuro consente una lettura più agevole, meno affaticante, soprattutto in condizioni di minor luminosità ambientale
Molti addetti ai lavori sapranno già di cosa parlo: prima ancora di immaginare di poter scegliere il tema delle applicazioni che utilizziamo “nel tempo libero”, già lavoravamo con IDE per l’editing di codice, terminali server o anche autoCAD ad esempio, con sfondo nero... Felicemente...
Personalmente preferisco il tema scuro a prescindere, ovunque possibile, anche rispetto alla versione “intelligente” che effettua lo switch automaticamente tra light e dark in base un orario preimpostato o simili.
Non ho mai riscontrato problemi di lettura per via di un contesto troppo scuro anche in condizioni di elevata luminosità e sono 20 anni che sto davanti ad uno schermo per la maggior parte della giornata.
E se io non fossi solo un end-user?
Ecco, qui arriviamo al succo del discorso.
Se vuoi realizzare un’applicativo web per la tua azienda (che si tratti di un semplice sito web, passando per gli e-commerce, arrivando a complesse piattaforme e portali multiutente, qui puoi trovare qualche nostro esempio) allora sappi che non sei più solo un utilizzatore finale di applicazioni realizzate da altri che potrebbero avere o meno la funzionalità del tema scuro, tutt’altro!
Anche tu sei nella condizione di poter avere la tua modalità notte nella tua applicazione e quindi di consentirla ai tuoi interlocutori/clienti/pubblico che la utilizzano quotidianamente.
Ora, senza sconfinare in temi di creatività, brand book e questioni meramente “grafiche” che possono sempre essere risolte, proviamo a fare un ragionamento insieme:
- I miei utenti sono per la maggior parte mobile?
- Che io abbia un sito web da consultare o un gestionale in cui lavorare, i miei utenti utilizzano tale strumento per molto tempo durante tutto l’arco della giornata? Magari addirittura più spesso la sera quando rientrano dal lavoro (nel caso dei B2C) o quando rientrano in ufficio (nel caso dei B2B)?
- Quale tangibile ed irrecuperabile pericolo causerei offrendo loro un’interfaccia a fondo scuro rispetto ad una a fondo chiaro?
Se le risposte sono state, in ordine, SI, SI e NESSUNO ad almeno una di queste domande, allora non c’è dubbio: contattaci e progettiamo insieme una nuova versione della tua interfaccia che migliori la comodità di lettura e di utilizzo!
"Del resto anche questa è user experience: rendere il più confortevole possibile l'utilizzo di uno strumento in un qualsiasi contesto uomo-macchina."
Altrimenti come mai, secondo voi, Netflix, Disney+, Amazon Prime ecc. (e anche il “televideo”, rivolgendomi ai boomer) hanno lo sfondo nero?
E il quadro strumenti digitale della vostra auto?
La temperatura colore (capitolo bonus)
Già che abbiamo aperto l’argomento sulla percezione dei colori nelle interfacce a schermo non posso non citare anche l’argomento temperatura colore del monitor. Senza entrare troppo nei tecnicismi diciamo che una qualsiasi fonte di luce, compresa quindi anche quella degli schermi, mostra dei colori che possono tendere al “freddo” o al contrario colori che tendono al caldo. Chiunque abbia mai acquistato una lampadina negli ultimi 10 anni avrà già notato questa dicitura, espressa in gradi Kelvin:
- più il valore è alto (5000/6000 K) e più il colore appare freddo, tendente al blu e al viola
- più il valore è basso (3500/2500 K) e più il colore appare caldo, tendente al giallo e all’arancio
I monitor dei computer solitamente emettono una luce molto fredda, a volte anche superiore a 6500 K. Non a caso si parla del “problema della luce blu” che può influenzare la produzione di melatonina nel corpo, rendendo più difficoltoso prendere sonno, per la quale esistono apposite lenti per chi fa uso di occhiali o anche occhiali non graduati che riducono solamente tali raggi.
Recentemente però i sistemi operativi si sono aggiornati e spesso prevedono una funzione a riguardo della temperatura colore, attivabile a piacimento.
Personalmente, in abbinata ad un uso smodato dei temi scuri, utilizzo sul computer da molti anni l’applicazione f.lux che permette - una volta impostata la posizione geografica e l’orario di sveglia la mattina - di definire 3 curve di temperatura colore differenti, quella giornaliera, quella a ridosso del tramonto e quella notturna.
Dispone inoltre di particolari opzioni, come la disattivazione durante la visualizzazione a schermo intero (per non ingiallire i video/film) o durante l’utilizzo di particolari applicazioni a vostra scelta (ad esempio quelle per le quali la percezione precisa dei colori è fondamentale).
Vi invito ad installarla dal sito ufficiale, è sicura e leggerissima.
Si tratta quindi di un argomento parallelo al tema scuro/chiaro, complementare, qualcosa che a mio avviso va abilitato sempre, a prescindere, soprattutto su monitor con cui lavoriamo tutto il giorno, aiutando davvero gli occhi a stancarsi meno.
Alla prima attivazione la vostra reazione non sarà un granchè, probabilmente andrà da un “tutto qui?!” ad un “credevo qualcosa di più impattante”, ma se anche dopo solo mezz’ora provate a disattivarla per un istante resterete stupiti seriamente, come se improvvisamente avessero acceso un faro in una stanza buia, e vi direte: “Ma davvero per tutti questi anni ho sopportato questo? Come ho fatto?!”
Prego ;-)
PS: ho modificato l'interfaccia di questa pagina, creando un tema scuro ad hoc per questo post. Ora provate a leggere un altro qualsiasi dei nostri articoli, poi fatemi sapere la vostra...