Creatività per colpire nel segno.
In un momento storico in cui siamo sommersi dalla pubblicità, riuscire a catturare l’attenzione del consumatore è un’impresa assai ardua.
Talvolta per vincere nell’enorme campo di battaglia del Marketing basta una trovata diversa, un colpo di genio, una guerriglia improvvisa, scioccante.
Tra le strategie comunicative quella che preferisco è il guerrilla marketing, una tipologia di marketing non convenzionale, basata sull’effetto sorpresa, creando ciò che nessuno si aspetta. Il suo obiettivo? Creare un effetto wow.
Breve storia sulla sua nascita
Siamo a metà degli anni ’80, quando in Italia spopola la tv commerciale, l’era del Drive In, e gli spot tv entrano a far parte dei programmi in un flusso continuo. Per le piccole imprese le campagne pubblicitarie televisive diventano molto costose. In questo contesto, non solo italiano ma internazionale, Jay Conrad Levinson scrive il libro “Guerrilla marketing”, riferendosi alle piccole aziende con budget limitato, immaginando nuove strategie comunicative, economiche ma altamente efficaci, in grado di competere con i canali tradizionale (giornali, radio e tv).
Il termine “guerriglia” si riferisce proprio al conflitto tra i grandi brand e le piccole imprese, le quali, non disponendo degli stessi mezzi, devono trovare nuove tecniche comunicative non convenzionali per raggiungere i consumatori.
“L’investimento maggiore nel guerrilla marketing si basa sul tempo, l’energia, l’immaginazione e le informazioni anziché sul denaro”. Jay Conrad Levinson
Tutto può essere Guerrilla
Guerrilla marketing è una tecnica che lascia aperta qualsiasi possibilità, lo scopo è quello di generare il passaparola, in modo da diffondere il messaggio della campagna senza un eccessivo investimento di denaro.
Ufo a riccione!
Nei parcheggi dell’ACQUAFAN vengono trovate strane figure geometriche, intervennero i carabinieri per isolare la zona, i media raccolsero la notizia e la rilanciarono, indecisi se si trattasse di un vero atterraggio ufo o di una bufala. Il parco acquatico ed il comune di Riccione furono sommersi da turisti incuriositi, si scoprì solo alla fine che si trattava di una trovata pubblicitaria.
Inutile dirvi la grande visibilità ed il successo che raggiunse la campagna di sponsorizzazione degli eventi estivi di quell’anno, accompagnata per tutta la sua durata dall’immagine di alcuni dischi volanti, pronti ad attirare in Emilia Romagna, con lo slogan “2001: vacanze a Ufo”
Sottomarino in piazza.
Come nel 2013, quando a due minuti dal Duomo di Milano, i pendolari e gli abitanti della zona impegnati nel solito tran tran mattutino, sono stati bloccati dai carabinieri a causa di un sommergibile che aveva bucato l’asfalto e travolto due auto! Sul posto anche ambulanze e vigili del fuoco. La Notizia è diventata virale in tempi record, a mascherare l’attacco è bastata la scritta sulle vetture di soccorso “#Save your L1F3”. Questo è stato il modo di Euro Assistente per dire che nella vita tutto può accadere e bisogna essere sempre previdenti.
“IT CLOSER THAN YOU THINK”
Più recente del 2017 la campagna pubblicitaria per lanciare “IT”
Cosa ricordiamo di IT?
Georgie con l’impermeabile giallo e la sua barchetta? La faccia di IT certo, ma soprattutto il suo palloncino rosso. Ecco perché, prima dell’uscita del film, le strade di alcune grandi città si sono colorate di palloncini rossi legati ai tombini. «IT is closer than you think» era la scritta che accompagnava la campagna
Quel maledetto clown, causa delle mie notti insonni, potrebbe essere ovunque, è vicino a te!