Apocalypse, now. Ovvero viaggio nelle tenebre non del cuore umano, ma del sistema respiratorio umano e imprenditoriale del paese. Stiamo assistendo in questi giorni a un affresco a tinte forti della realtà. A un ribaltamento degli schemi. Anche a livello di business.
Comunicazione istituzionale d’impresa, comunicazione di marca, comunicazione digitale, comunicazione sociale, comunicazione politica. La comunicazione fa inevitabilmente parte day by day della nostra vita: abbiamo bisogno di relazionarci al mondo che ci circonda e di saper comunicare efficacemente.
L’esito delle importanti ricerche del famoso psicologo Paul Watzlawick insieme a quelle altri importanti esponenti della Scuola di Palo Alto sono state pubblicate nel 1967 in “Pragmatica della comunicazione umana”, un volume che tuttora rappresenta il principale punto di riferimento nel mondo della comunicazione interpersonale. Da qui derivano i cinque assiomi della comunicazione. Protagoniste: le interazioni. Parole e gesti descrivono fatti ed eventi, permettono relazioni sociali e suscitano emozioni.
Abbiamo già commentato come la non-comunicazione è impossibile (https://asborsoni.com/it/blog/dialogo-sul-comunicare). Per quanto le persone o delle imprese con dei silenzi trasmettono la volontà di non comunicare, stanno comunque inviando un messaggio. Comunicano di non voler comunicare. La comunicazione può essere involontaria, non conscia e persino inefficace. Non ci chiediamo mai “se” una persona o un’impresa stia comunicando, ma “cosa” stia comunicando, anche tramite la sua apparente assenza.
Il secondo assioma della comunicazione dice che all’interno di ogni comunicazione si possono individuare due livelli. Il primo livello è quello del contenuto (che cosa diciamo), il secondo è quello della relazione (come lo diciamo in riferimento al contesto relazionale).
Quando mio marito mi dice “sei una pessima massaia”, e me lo dice ammiccando, in realtà mi sta dicendo (spero) “Sto scherzando, sei bravissima nella cura e nella gestione del buon andamento di casa!”. Soprattutto sa che non me ne frega nulla di essere di una buona massaia. E io so che mi ama così. Non sono mai stata nulla di diverso da così.
Per i brand valgono le stesse regole. La ripresa ci sarà, la risposta oggi non è il silenzio totale ma la connessione rispettosa che ci permetterà di essere ancora una comunità quando usciremo tutti insieme da questo tunnel di cui per il momento fatichiamo a vedere l’uscita.
L’aspetto di relazione qualifica il messaggio.
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