Allison Kent-Smith (https://www.linkedin.com/in/allisonlkent) sostiene che l'industria dell'advertising abbia fallito nello sviluppo e nella formazione di talenti.
Solo le agenzie con forte propensione al coaching e alla formazione possono creare una vera forza lavoro digitale che faccia la differenza in questa epocale transizione.
Oggi o hai il talento per competere o resti al palo. O i tuoi collaboratori respirano digitale o faranno finta.
Non prendere obiettivi a lungo termine, chiuderai prima.
La conoscenza si trasforma, nella digital timeline, in bisogno di conoscenza, in continua ricerca, martellante.
"The most important skill is the ability to acquire new skills."
Alvin Toffler ci racconta che "l'analfabeta del 21° secolo non è chi non sa leggere e scrivere, ma chi non sa imparare, disimparare e reimparare di nuovo."
La tendenza comune è quella di sottolineare altisonanti titoli, acquisizioni, premi, riconoscimenti, referenze di successo, commercializzando sempre le medesime idee, anche in fatto di digital leadership.
Ma parlando di formazione dei dipendenti, il monologo durerebbe lo stesso tempo?
Non si può prescindere da una puntuale e quantomeno minima net-education, ormai ci siamo dentro completamente, è ora che le istituzioni si sveglino, comincino a valorizzare il mercato che la pubblicità nell'era digitale è in grado di muovere e si diano da fare per produrre talenti. VERI!
Dove impari oggi a diventare project manager, account, UX architect? In qualche pseudo esame di Scienze della Qualunque? Che programma solido e strutturato...