Google MobileGeddon, i nuovi parametri mobile-friendly

Google MobileGeddon, i nuovi parametri mobile-friendly

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ICT Systems Architect

Tempo fa accennai marginalmente la questione ma dato che ora - purtroppo - l'incubo sta per diventare realtà, non posso proprio evitare di approfondire la tematica.

Come tutti sappiamo oggi infatti, 21 aprile 2015, Google ha "attivato" ufficialmente tra i criteri dell'algoritmo di ranking anche la responsività.

Gli applicativi sviluppati secondo i principi del responsive web design verranno quindi posizionati nelle ricerche mobile prima degli altri, a parità dei restanti fattori.


Come progettista, interaction designer, ux specialist, usability engineer ecc.ecc. non posso che sentirmi gratificato dalla decisione presa in quel di Mountain View: (finalmente) verranno ripagati anche lato SEO la puntuale, scrupolosa e utente-centrica progettazione nonchè l'attenzione ai dettagli - a tutti i dettagli - ed in generale il "banale" lavorare.

Dovremmo tutti essere molto contenti, utenti e sviluppatori intendo, ma fatico a rilassarmi immedesimandomi nell'utente...


I criteri con i quali una pagina verrà "certificata" mobile-friendly sono i seguenti (cito):


  • Non utilizza software insolito sui dispositivi mobili, come Flash
  • Utilizza testo che sia leggibile senza dover eseguire lo zoom
  • Ridimensiona i contenuti adattandoli allo schermo in modo che gli utenti non debbano scorrere in orizzontale o eseguire lo zoom
  • Ha link ben distanziati in modo che sia possibile toccare facilmente quello corretto


A questo link il testo originale:

http://googlewebmastercentral.blogspot.it/2014/11/helping-users-find-mobile-friendly-pages.html


Mi viene un po' da piangere.


Questi criteri sono così parziali e così facilmente raggirabili che molti siti verranno comunque dichiarati mobile-friendly nonostante in realtà non lo siano, nonostante non offrano davvero una buona o migliore navigazione, nonostante non siano effettivamente mobile-friendly quindi.


Una "legge" di questo tipo è giusta, non ce l'ho con chi l'abbia partorita, ma lo è in un mondo ideale...

Nel mondo reale, quello dei wordpress assemblati a caso da incompetenti, non riesco davvero ad immaginare come tutto ciò possa davvero aiutare l'utente mobile.

E' sicuramente un buon inizio, finchè non ti obbligano non ti scomodi, ma intanto - in questo limbo che sicuramente non durerà due giorni - che succederà all'ergonomia e a tutto ciò che ne consegue?


Sappiamo tutti molto bene che per realizzare un buon applicativo è importante focalizzarsi su tante sfaccettature, non sorvolarle perchè "tanto c'è il framework che se ne occupa e ad ogni modo ora non ho tempo, c'ho l'apericena..."

Il risultato in questi casi non può che essere una versione mobile con un profondo disequilibrio, design discutibile, margini e spaziature difformi per UI traballanti, contenuti mancanti a causa di hidden-* sparsi qua e là, assenza totale di ottimizzazione nel peso delle immagini e via dicendo.

Che esperienza potranno vivere gli ignari utenti di questo genere di filosofia?

Si, ignari, perchè l'utente medio non è in grado di accorgersi di nulla, ignora che esista qualcosa di migliore, di completo. Almeno le tasse lo sai che le paghi, non sai perchè, perchè non lo vedi, ma lo avverti. Qui invece niente.


Signori, le pagine web mobile-friendly a casa mia:


  • SI DEVONO CARICARE VELOCEMENTE

Non voglio aspettare una vita per ogni link che clicco o perchè la gallery ingrandisce immagini a 300dpi pronte per la cartellonistica che il malcapitato "framework" non ha saputo ridimensionare.


  • SI DEVONO CARICARE TRALASCIANDO INUTILE CODICE ESTERNO

Se conosco a priori la posizione di un'interazione questa deve rimanere lì, ferma, dal momento in cui appare, non continuare a spostarsi su e giù intanto che si carica il resto, che finisco su chissà quale inutile pubblicità, sprecando ulteriore tempo per dover tornare indietro ed attendere di nuovo. Inoltre gli epilettici ringrazieranno.


  • DEVONO CONSENTIRMI LA CHIUSURA DI BANNER

che siano popover, popunder, popup, popdown, pop quel che volete, la spazzatura deve levarsi dai piedi, subito.


  • DEVONO CONTENERE TUTTE LE INFORMAZIONI

Perchè questo razzismo informativo? Chi sei tu per decidere che quell'informazione non dovesse arrivarmi? Un conto è una funzione, un'altra è un'informazione.


  • DEVONO GARANTIRE UN'ECCELLENTE ESPERIENZA

Anche più di quella dektop a stare a vedere, proprio in virtù del diverso contesto di fruizione, dei tempi stretti, delle connettività a volte ballerine, ma soprattutto ci deve essere una struttura a monte, un pensiero, non una versione castrata buttata lì. Un po' come scegliere l'auto nuova potendo valutarne solo il bagagliaio.


E se volete continuo.


Sul web si parla di "finalmente da oggi sono cambiate le regole del web" - finalmente - capite?!

Su Repubblica leggo addirittura di "un vero incubo per i webmaster": l'incubo se mai è per certi utenti, e clienti, che hanno avuto la sfiga di trovarseli, certi webmaster...


L'utente in primo luogo cerca un'informazione e secondariamente trova un'esperienza. Porre l'esperienza (o presunta tale), prima o a prescindere dall'informazione non credo possa portare a nulla di buono.


Quotidianamente mi imbatto in siti web responsivi o versioni mobile servite ma dopo una prima navigazione sento che manca qualcosa. Sempre. E mi assale un prurito da completismo.

A quel punto scelgo se disponibile la versione desktop, o navigo dal fisso e immancabilmente riscontro differenze, seppure lievi a volte, nella quantità di informazioni fornite.

Praticamente è come essere obbligati a trasferirsi in un monolocale perchè così "ci si mette meno a pulire" ma avere 5 figli, cane, gatto e pesciolino al seguito...

Poco importa a quel punto se i link erano sufficientemente distanziati tra loro, preferisco di gran lunga dover zoomare ma avere il controllo sulla situazione piuttosto che subirla per mano dell'incuria altrui.


Come si può chiedere di affidarsi ad un'autorevolezza che viene concessa su analisi così parziali e superficiali?


Prevedo un'impennata distribuita della frustrazione, leggasi frequenza di rimbalzo, nei prossimi mesi... Altro che Penguin, questa filosofia farà più danni della vodka al ballo di fine anno.